Le inaspettate colombe di Dante
Dante Alighieri, nella sua Commedia, cita innumerevoli specie animali. Giuseppe Ledda (Il Bestiario dell’Aldià, Longo Ed., 2019) arriva a scovarne 114 specie. Ben poche fantasiose, come
Da maggio a settembre, ogni lunedì mercoledì e venerdì, su questo sito potrete conoscere aspetti più o meno noti legati a Dante Alighieri attraverso opere d’arte, manoscritti miniati, preziosi volumi, fotografie, cartoline e documenti conservati nelle ricche raccolte civiche triestine.
Da maggio a settembre, ogni lunedì mercoledì e venerdì, su questo sito potrete conoscere aspetti più o meno noti legati a Dante Alighieri attraverso opere d’arte, manoscritti miniati, preziosi volumi, fotografie, cartoline e documenti conservati nelle ricche raccolte civiche triestine.
Dante Alighieri, nella sua Commedia, cita innumerevoli specie animali. Giuseppe Ledda (Il Bestiario dell’Aldià, Longo Ed., 2019) arriva a scovarne 114 specie. Ben poche fantasiose, come
«Nel mezzo del cammin di nostra vitami ritrovai in Russia pellegrinoper vedere la gente ivi smarrita.» Si inizia così la parodia del poema di Alighieri
Passando infine al mondo latino, la più famosa discesa agli inferi è certamente quella descritta da Publio Virgilio Marone nell’Eneide, composta per onorare l’imperatore Augusto
Non dimentichiamoci che Dante, prima di divenire uomo politico e letterato, fu un feditore a cavallo dell’esercito guelfo durante la battaglia di Campaldino (11 giugno
Un’ipotesi interpretativa per un’interessante serie di disegni di Giuseppe Lorenzo Gatteri. Nell’ambito del considerevole legato di Matilde Weber Gatteri, sorella del pittore, donato al Museo
Sin dall’antichità il buio e misterioso mondo sotterraneo è stato visto come un concentrato di quanto di più inospitale si potesse immaginare per qualunque vivente,
Giorgio Pressburger [Biblioteca Hortis, Archivio Diplomatico, Fondo Pressburger, R.P.Misc.261.5.1. 4] «Sai, l’inferno c’è. Sì, c’è. Dante non lo sapeva. Per lui l’inferno era fantasia. Io
Trieste, tra l’Otto e il Novecento, vanta appassionati lettori di Dante fra collezionisti e filologi. Marco Besso e Salomone Morpurgo sono accomunati dalle origini ebraiche,
Siamo giunti all’ultimo appuntamento del contributo portato dal botanico Roberto de Visiani in occasione della pubblicazione dell’opera “Dante e il suo secolo. XIV maggio 1865”
Proseguendo il viaggio tra le catabasi del mondo greco, troviamo in Omero, nell’XI libro dell’Odissea, un particolare incontro con le ombre dei trapassati, in cui
Nell’ambiente del giornalismo culturale a Trieste tra il 1836 e il 1846 ha un ruolo di primo piano Francesco Dall’Ongaro (Mansuè di Oderzo 1808- Napoli
Il cinema fin dalle sue origini ha avuto anche una funzione di mediazione culturale volta a divulgare e rappresentare personaggi storici, leggende popolari, imprese epiche,
“La mia vita è un sogno a occhi aperti, né credo di essere il primo ad affermare che la vita è un sogno, e il
Anche nei Misteri orfici, che si fanno risalire al XVI secolo a.C., troviamo una Catabasi, quella di Orfeo alla ricerca della moglie Euridice. Il mito
Le celebrazioni dantesche, organizzate nel settembre 1908 a Ravenna dalla Società Dantesca Italiana, vedono la partecipazione di circa 300 triestini, 200 fiumani, 50 persone da
Ravenna, 13 e 14 settembre 1908: Firenze e Trieste. Due città, l’una italiana, l’altra ancora soggetta allo straniero, che con un sentito tributo a Dante,
Il pittore triestino Carlo Wostry (1865–1943), ben noto a chi è assiduo visitatore del Museo Revoltella, fu coinvolto nelle celebrazioni dantesche in due periodi diversi
Per accompagnare il dono dell’Ampolla da parte di Trieste alla Tomba di Dante a Ravenna nel 1908, il pittore triestino Carlo Wostry realizzò un’incisione all’acquaforte,
Nel 1907 la Società Dantesca di Firenze fece realizzare una lampada votiva per illuminare perennemente la tomba di Dante, da collocare in occasione delle Feste
Immagini tratte dai cassoni petrarcheschi e dalle Cinquecentine dantesche della Biblioteca Civica “Hortis” Pittore fiorentino del XV Secolo, Trionfi. Trionfo d’Amore. Virgilio nella Cesta di
La fama di Dante arriva in Giappone nell’era Meiji (1868-1912) quando le riforme imperiali aprono il paese all’Occidente. Tra i primi ad avvicinarsi a Dante è lo psichiatra di
Anche se nella circostanza dell’anniversario dei 700 anni dalla morte di Dante, le conferenze in presenza o virtuali dedicate al Sommo Poeta abbondano, piace ricordare
Francesco Petrarca inizia a comporre I libri dei fatti memorabili, noti con il titolo di Rerum memorandarum libri, in Provenza nel 1343 e li prosegue nel successivo soggiorno
Paolo e Francesca. Gabriele ed Eleonora. Per il pubblico triestino, la sera di lunedì 12 maggio 1902, la tragica storia d’amore cantata da Dante nel
Tra le Discese mitologiche la più famosa è forse quella di Eracle (Ercole per i romani), durante la sua ultima fatica. La figura di Eracle/Ercole
Giunco Marittimo (Juncus maritimus), “Erbario Storico Muzio de Tommasini”, Museo Civico di Storia Naturale, Trieste Dopo aver indicato i riferimenti alla botanica nell’Inferno, Roberto Visiani,
Seguendo le coordinate della geografia adriatica di Dante nella Commedia, ci ritroviamo nella Basilica di San Pietro in Roma. Infatti il poeta in un celebre
Volumi danteschi nella Biblioteca d’arte Molesi Numerosi sono gli artisti presenti nelle collezioni del Museo Revoltella che si sono cimentati nell’illustrazione della Divina Commedia: Lionello
Dante Alighieri e i paesaggi italiani evocati nella Divina Commedia sono descritti in fotografia non solo nei positivi sciolti ma anche in album e volumi. Nel 1858
Zamboni (Trieste 1826-Vienna 1910) ha Dante e Urania nel sangue. Figlio del console dello Stato pontificio a Trieste, a vent’anni studia al Collegio Romano, il
Immagini dalle edizioni e commento La stampa della Commedia inizia a Foligno dove la prima edizione esce dai torchi di Johann Numeister da Magonza l’11 aprile 1472.
Figlio di Giove e della principessa Semele, la figlia di Cadmo re di Tebe, Dioniso – il Bacco dei romani – non conobbe sua madre,
Disegni dai Canti VII, X, XXI e XXXI dell’Inferno. Continuando ad esplorare la raccolta di disegni che il pittore Giuseppe Lorenzo Gatteri realizzò tra la
Nella Biblioteca dei Civici Musei di Storia ed Arte è custodito il legato di Giuseppe Lorenzo Gatteri (Trieste 1829-1884), i cui disegni dedicati all’Inferno della
Il dipinto realizzato da Vincenzo Giacomelli oggi esposto al Museo Sartorio va identificato con quello descritto in Tempi andati da Giuseppe Caprin nel 1891 come
Nella mitologia greca la prima discesa agli inferi è quella di Persefone rapita da Ade, mito centrale del culto di Demetra nei Misteri Eleusini, la
Il canto quinto dell’inferno della Divina commedia dantesca è dedicato al peccato di lussuria attraverso la narrazione dell’incontro di Dante con due anime che furono
Nel 1865, in occasione della ricorrenza dei 600 anni della nascita di Dante Alighieri, venne pubblicato a Firenze il volume “Dante e il suo secolo,
A che ora salì Dante al Paradiso? ce lo dice l’orologio di Dante! La cronometro a tappe del viaggio poetico di Alighieri nell’oltretomba ha da
Le cartoline costituiscono uno straordinario mezzo di diffusione del culto di Dante a partire dall’ultimo quarto del XIX secolo. La fotografia traduce i monumenti scultorei
Petrarca si sottrae al confronto con Dante. Nella primavera 1351 Boccaccio gli fa visita a Padova e gli rimprovera di non possedere la Commedia. Tornato a
Negli ombrosi armadi di noce della biblioteca di Pasquale Revoltella sono conservate numerose serie di medaglie, antiche e moderne, e tra queste ve ne sono
Michelangelo Grigoletti (Roraigrande di Pordenone, 1801-Venezia, 1870) Paolo e Francesca, 1840 olio su tela cm 160×230 Civico Museo Sartorio, Trieste (inv. 10/5502) Paolo Malatesta e
Può sembrare paradossale ma, se a inizio ‘900 l’Italia può vantare un primato europeo nella scoperta della poesia giapponese contemporanea, il merito è dello sviscerato
«Io dico che un israelita traducendo Dante in ebraico fa un atto ostile al Giudaismo». Tranchant la censura del Rabbino Lelio della Torre sull’Inferno di
Disegni dai Canti III, V e VI dell’Inferno Le celebrazioni dantesche, a 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, offrono un’ottima occasione per mettere in
La traduzione corretta del papiro da noi chiamato Libro dei morti è Libro dell’uscire al giorno: si tratta di un testo funerario scritto in geroglifico,
Dante Alighieri, Sefer Mar’ot Elohim (L’Inferno), traduzione ebraica di Saul Formiggini, Trieste, Julius Dase, 1869, Biblioteca Revoltella, FR XII C 22 Forse non tutti sanno
La fortuna iconografica di Dante è variamente documentata nelle ricche collezioni della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte. Che il Sommo Poeta non
Dante e Petrarca in fasi diverse della vita, furono entrambi amici di poeti esponenti del Dolce Stil Novo. Petracco aveva parlato al figlio Francesco, di
Il percorso tra i viaggiatori dell’Aldilà ci porta in Mesopotamia, per conoscere un viaggio, una purificazione, ossia l’Epopea dell’eroe Gilgamesh. Mattone di fondazione con iscrizione
Nei suoi scritti Dante descrive le malattie con una proprietà di linguaggio che rivela una sorprendente familiarità con la medicina. Presso il fondo Sabbadini della
Seguendo le tracce triestine di Dante si va a finire dritti dritti nel laboratorio linguistico globale di quel triestino di un irlandese che è James
Il 14 maggio 1865, con una solenne cerimonia, venne inaugurato il Busto di Dante dello scultore friulano Luigi Minisini, realizzato su commissione della Società di
Il busto di Dante dello scultore ticinese Vincenzo Vela nel lascito Antonio Caccia (1927) del Museo Revoltella Anche nelle collezioni del Museo Revoltella possiamo incontrare
Dante Alighieri non è mai stato a Trieste in vita sua, questo lo abbiamo per certo. Ma in ispirito, verso gli anni Trenta del Novecento,
Nella ricca collezione di disegni e stampe dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste si conservano due esemplari del Dantes Adriacus, entrambi incisi
Protagonista della raccolta di opere figurative del Museo petrarchesco piccolomineo è Francesco Petrarca, ma Dante è un riferimento sempre presente al collezionista Domenico Rossetti. Nel
Il termine antico per indicare questi viaggi è CATABASI (parola formata da andare e giù), con la quale si intende la discesa di una persona
Chi era il principe Giovanni (1801–1873), re di Sassonia dal 1854 , autore dell’edizione tedesca della Divina Commedia esposta a Villa Sartorio? Figlio del principe
Biblioteca di Pasquale Revoltella, Museo Revoltella A partire dal primo Ottocento la fortuna di Dante travalica i confini italiani e arriva in Germania, dove, grazie
La biblioteca del Civico Museo Sartorio, suddivisa in tre ambienti diversi, conserva nelle librerie ottocentesche circa seimila volumi. Nell’occasione delle celebrazioni per i 700 anni
Pappo, dindi, nanna… ma siamo sicuri che parliamo di Dante? Sì, parliamo proprio di Alighieri e del suo pensiero riguardo la fanciullezza e lo facciamo
Il Museo petrarchesco piccolomineo nel VII centenario della scomparsa di Dante (1265- 1321) orienta i riflettori sull’influsso di Dante sulla poesia di Francesco Petrarca. Due
Il commento di Niccolò Tommaseo Non poteva mancare il busto di Dante Alighieri a coronare la biblioteca di Pasquale Revoltella, sita al piano terra del
Zigzagando nella collezione Raccolta Patria di Biblioteca Hortis riscopriamo un Dante triestino e plurilingue che scrive pure in istrioto-friulano.È il medico e poeta Giovan Battista
Dipartimento Scuola, Educazione, Promozione Turistica, Cultura e Sport
Servizio Musei e Biblioteche
Direttore Servizio Musei e Biblioteche
Laura Carlini Fanfogna
P.O. Musei Storici e Artistici
Stefano Bianchi
P.O. Sistema Bibliotecario
Gloria Deotto
P.O. Musei Scientifici
Patrizia Fasolato
Testi
Stefano Bianchi, Nicola Bressi, Claudia Colecchia, Andrea Colla, Antonella Cosenzi, Cristina Fenu, Giuliana Fisicaro, Emilio Medici, Susanna Gregorat, Michela Messina, Federica Moscolin, Gabriella Norio, Lorenza Resciniti, Alessandra Sirugo, Fulvio Tomsich, Marzia Vidulli, Cristina Zacchigna.
Foto e immagini
Gabriella Gelovizza, Marino Ierman, Cristina Klarer, Franco Levi, Alessandra Relli, Claudio Sclauzero.
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