I fotografi alle celebrazioni dantesche di Ravenna nel 1908

Le celebrazioni dantesche, organizzate nel settembre 1908 a Ravenna dalla Società Dantesca Italiana, vedono la partecipazione di circa 300 triestini, 200 fiumani, 50 persone da Pola e altre 50 dalla restante Istria, Dalmazia e Gorizia. Trieste offre l’ampolla votiva d’argento realizzata da Giovanni Mayer (1863-1943) e destinata ad accogliere l’olio donato dal Comune di Firenze che arde nella lampada all’interno della tomba.

Le testimonianze fotografiche presenti in Fototeca documentano l’evento.

Il fotografo triestino Biagio Padovan (1879-1953), nel settembre 1908, ha appena trasferito lo studio da via Madonnina a Palazzo Treves dove fotografa, vende lastre, macchine fotografiche, mette a disposizione della clientela il laboratorio e la camera oscura.

Padovan desidera farsi conoscere e apprezzare dai clienti: non trascura di catturare i momenti salienti della vita triestina e pubblicizza la propria attività “dai prezzi miti” sui quotidiani locali. Il 12 settembre 1908 fotografa i funerali dell’avvocato Felice Venezian (1851-1908), guida riconosciuta dell’irredentismo, e, nonostante gli impegni professionali e le fatiche del trasloco, la sera si imbarca diretto a Ravenna. Il 15 marzo 1909 donerà ai musei “120 fotografie di vedute di Trieste e di molte solennità ed altri avvenimenti della vita cittadina”, tra cui quelle della celebrazione dantesca. Le foto che descrivono il viaggio forniscono interessanti testimonianze come: l’imbarco delle bandiere, le panoramiche di Porto Corsini dove una folla commossa attende l’arrivo dei piroscafi triestini, il corteo composto da donne, uomini e bambini con la corona di Trieste.

Biagio Padovan Imbarco delle bandiere 13.09.1908 Fototeca dei Civici Musei di Storia ed arte, inv. F7139
Biagio Padovan L’attesa dei triestini 13.09.1908 Fototeca dei Civici Musei di Storia ed arte, inv. F7143

Gli scatti, alcuni dotati di grande sapienza compositiva e intelligenza nel cogliere l’emozione suscitata dalle celebrazioni, restituiscono, anche con viraggi diversi, la narrazione di un evento fortemente sentito.

Biagio Padovan Le feste dantesche con i triestini 13.09.1908 Fototeca dei Civici Musei di Storia ed arte, inv. F2554
L’obiettivo di Padovan immortala i volti dei compagni di viaggio triestini e, al contempo, rivela curiosità e attenzione nei confronti degli altri partecipanti all’evento. Grazie alle sue foto possiamo vedere il gruppo ciclisti di Ravenna giunto ad accogliere i triestini per scortarli in città. Altri scatti dell’autore sono dedicati alle corse ciclistiche, come quella della coppa d’Istria del 1905 e della corsa Roma Trieste del 1919.
Biagio Padovan Le feste dantesche con i ciclisti ravennati 13.09.1908 Fototeca dei Civici Musei di Storia ed arte, inv. F2553

A Ravenna, Padovan fotografa anche i valletti municipali fiorentini in divisa bianco rossa recanti il gonfalone, giunti da Firenze con il sindaco.

Biagio Padovan Le feste dantesche con il gonfalone di Firenze 13.09.1908 Fototeca dei Civici Musei di Storia ed arte, inv. F9087

Anche i fiorentini fotografano i triestini….

L’arrivo degli irredenti con l’ampolla dantesca è oggetto d’interesse da parte del fotografo fiorentino Ernesto Bellesi (fl. 1901-) che immortala l’arrivo del piroscafo Hungaria, partito da Trieste la sera prima per consentire a tutti di partecipare all’evento senza spese aggiuntive di albergo. Il piroscafo è infatti dotato di cento cuccette che sono prioritariamente assicurate alle signore al prezzo di 3 corone a/r. Gustavo Cesca dona il positivo ai musei il 2 luglio 1935.

Ernesto Bellesi Arrivo del piroscafo Hungaria per le feste dantesche Ravenna, 13.09.1908 Fototeca dei Civici musei di storia ed arte, inv. F22139