“I tormenti immaginati dal divino poeta” nella produzione grafica di Giuseppe Lorenzo Gatteri

Disegni dai Canti III, V e VI dell’Inferno

Le celebrazioni dantesche, a 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, offrono un’ottima occasione per mettere in luce, nella sterminata produzione grafica di Giuseppe Lorenzo Gatteri (Trieste 1829 – 1884), figlio d’arte e dotato di uno straordinario talento disegnativo e artistico, arricchito da una considerevole erudizione e conoscenza storica, un prezioso nucleo di disegni incentrati sull’Inferno dantesco.
Giuseppe Lorenzo Gatteri, Autoritratto, 1882, tempera su carta bianca, 283x249 mm, inv. 2135, legato Matilde Weber Gatteri, Trieste 1904.
Una quindicina di fogli di diverse dimensioni, appartenenti per lo più al lascito Matilde Weber Gatteri, sorella del pittore, che nel 1904 donò al Museo Revoltella circa una trentina di opere del fratello, tra cui oli, acquerelli e pastelli e diverse centinaia di fogli di grafica sciolti, assieme ad una serie di album e taccuini di varie dimensioni. Realizzati in vista della ricorrenza importante del sesto centenario della nascita di Dante, tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Sessanta del XIX secolo, i quindici disegni, realizzati a penna, acquerello e matita di grafite, interpretano con emozionante visionarietà e notevole potenza creativa alcune immagini indimenticabili e figure immortali della cantica infernale.
Dante e Virgilio nel vestibolo dell’Inferno fra gli Ignavi (1865 circa), inv. 213/1. INFERNO, CANTO III. Matita di grafite, penna e inchiostro marrone, acquerello marrone e grigio su carta beige, legato Matilde Weber Gatteri, Trieste 1904.
Dante e Virgilio nel II cerchio dei lussuriosi (1847-1850) [part.], inv. 213/3. INFERNO, CANTO V. Matita di grafite, penna e inchiostro marrone, acquerello grigio su carta beige, legato Matilde Weber Gatteri, Trieste 1904.

Ammiratore convinto di Gatteri e fervido sostenitore dei suoi lavori, ispirati all’Inferno dantesco, fu il pittore Cesare Dell’Acqua (Pirano d’Istria 1821 – Bruxelles 1905), di cui quest’anno ricorrono i duecento anni dalla nascita.

«So che tu hai una delle commissioni e che componesti soggetti tratti dal Dante, – scrive Dell’Acqua da Bruxelles a Gatteri in una lettera conservata presso l’Archivio Diplomatico della Biblioteca Civica Attilio Hortis di Trieste del 9 aprile 1865 – che ti proponi di mandare a Firenze per l’epoca che colà si celebrerà il nascimento dell’altissimo poeta. La tua fervida fantasia avrà trovato nuovi aspetti per presentare i tormenti immaginati dal divino poeta. Io non posso ch’esortarti ad inviare codesti tuoi componimenti che ti faranno grande onore […]». Dell’Acqua prosegue poi con queste lusinghiere parole: «Io devo dirti che, se eccetti Gustave Dorè, non conosco chi si potesse paragonare a te per bella immaginazione e per scienza di storia e di costumi […]».

Lettera di Cesare Dell’Acqua a Giuseppe Lorenzo Gatteri (Bruxelles, 9 aprile 1865, p.1, Trieste, Biblioteca Civica Attilio Hortis, Archivio Diplomatico, coll. R.P. MS Misc.215/1/25/10.
Lettera di Cesare Dell’Acqua a Giuseppe Lorenzo Gatteri (Bruxelles, 9 aprile 1865, p.2, Trieste, Biblioteca Civica Attilio Hortis, Archivio Diplomatico, coll. R.P. MS Misc.215/1/25/10.
Dante e Virgilio nel II cerchio dei lussuriosi (1865 circa), inv. 480, INFERNO, CANTO V. Penna e inchiostro grigio, acquerello grigio e nero su cartoncino bianco, dono Arduino Berlam, Trieste 1923.
Cerbero nel III cerchio dei golosi (1864), inv. 213/6, INFERNO, CANTO VI, Matita di grafite, penna e inchiostro marrone, acquerello marrone e grigio su carta bianca, legato Matilde Weber Gatteri, Trieste 1904.

I quindici disegni sono stati studiati e catalogati da Francesca Nodari, contestualmente alla catalogazione di tutto il fondo grafico di Gatteri del Museo Revoltella, pubblicato l’anno scorso in piena crisi pandemica e che verrà presentato al pubblico il prossimo autunno, a conclusione delle celebrazioni dantesche.