I due Giovanni

Chi era il principe Giovanni (1801–1873), re di Sassonia dal 1854 , autore dell’edizione tedesca della Divina Commedia esposta a Villa Sartorio? Figlio del principe Massimiliano (1759-1838) e della principessa Carolina di Parma (1770-1804) era un uomo colto, amante della letteratura e della storia, appassionato collezionista di libri rari, nestore della dantistica in Germania, fondatore a Dresda della Società dantesca tedesca il 14 settembre 1865.

A vent’anni compie un viaggio in Italia dove scopre la Divina Commedia che inizia a tradurre in tedesco. Nel 1828 pubblica un’edizione dei primi dieci canti della Commedia, curata da Friedrich Ludwig Breuer (1786-1833) per una ristretta cerchia di amici e studiosi. L’opera è ben accolta da Alexander von Humboldt e dai fratelli Grimm, meno da Goethe che dichiara di non essere in grado di valutare la strana opera. Nel 1833 l’Inferno viene pubblicato rivisto e corretto. La traduzione del Purgatorio è stampata nel 1840, mentre il Paradiso esce nel 1849.

Dante Alighieri, Göttliche Comoedie Traduzione tedesca e commento storico e critico di Philalethes 2. edizione Dresda, Lipsia, Arnoldischen Buchhandlung, 1839-1849, piatto anteriore del Paradiso di Edward Bendemmann (1811-1889)
ante Alighieri, Göttliche Comoedie Traduzione tedesca e commento storico e critico di Philalethes 2. edizione Dresda, Lipsia, Arnoldischen Buchhandlung, 1839-1849, tavola del Paradiso di Edward Bendemmann (1811-1889)

Giovanni Guglielmo Sartorio descrive nelle Memorie la visita del futuro re a Trieste accompagnato dal bibliotecario della Biblioteca della Real Casa di Sassonia, Gustav Klemm, e dal letterato Schoulau nel 1838. Il Grand Tour regale prosegue a Roma dove prende visione dei manoscritti danteschi della Biblioteca Vaticana. Altre soste sono previste a Napoli, Palermo e in Romagna dove, a Ravenna, rende omaggio alla tomba di Dante.

Giovanni Guglielmo Sartorio – Memorie biografiche ai suoi figli, parenti ed amici Manoscritto 2 v. in 8° Archivio Sartorio

Nell’autobiografia Sartorio racconta lo stupore dei due accompagnatori davanti al mare che, cresciuti ed educati nelle università germaniche, non avevano mai visto.
Sartorio ricorderà nelle “Memorie”: il principe Giovanni scorta ogni inoltro dei singoli volumi della Commedia con una gentilissima lettera vergata di proprio pugno.
Una delle lettere è esposta in mostra insieme al manoscritto originale e alla prima edizione a stampa dell’autobiografia di G. G. Sartorio. Dopo la sua morte, gli eredi distruggeranno tutte le copie dell’opera, forse perché rilevava l’imperizia e l’inettitudine di alcuni membri della famiglia.
Nel 2010 Lorenza Resciniti e Simone Volpato hanno curato una riedizione dell’opera che potete consultare presso le biblioteche cittadine o acquistare presso i bookshop dei musei civici.

Altre edizioni della Divina Commedia della biblioteca Sartorio sono esposte nella seconda sala della Biblioteca.