Petrarca ringrazia Boccaccio del dono della Commedia: La lettera familiare XXI 15

Petrarca si sottrae al confronto con Dante. Nella primavera 1351 Boccaccio gli fa visita a Padova e gli rimprovera di non possedere la Commedia. Tornato a Firenze, Giovanni gliene invia una copia, ora conservata presso la Biblioteca Vaticana, il Codice vaticano latino 3199, accompagnandola con la sua epistola Italie iam certus honos. Boccaccio è stato il primo biografo […]
Tre medaglie dantesche nella Biblioteca Revoltella

Negli ombrosi armadi di noce della biblioteca di Pasquale Revoltella sono conservate numerose serie di medaglie, antiche e moderne, e tra queste ve ne sono tre a soggetto dantesco, realizzate in tre distinti momenti dell’Ottocento. Risale al 1831 quella dell’udinese Antonio Fabris (Udine, 1792-Venezia, 1865), attivo dal 1828-29 a Firenze, dove coniò presso la Zecca […]
“Quali colombe dal disio chiamate…” Paolo e Francesca di Michelangelo Grigoletti

Michelangelo Grigoletti (Roraigrande di Pordenone, 1801-Venezia, 1870) Paolo e Francesca, 1840 olio su tela cm 160×230 Civico Museo Sartorio, Trieste (inv. 10/5502) Paolo Malatesta e Francesca da Rimini sono due giovani cognati innamorati uccisi dal marito di lei per essere stati colti in flagrante adulterio; la loro vicenda interessa gran parte del V canto dell’Inferno […]
Sull’onda di una terzina. Shimoi Harukichi da Dante a D’Annunzio

Può sembrare paradossale ma, se a inizio ‘900 l’Italia può vantare un primato europeo nella scoperta della poesia giapponese contemporanea, il merito è dello sviscerato amore per Dante del letterato giapponese Shimoi Harukichi (Asakura, Fukuoka 1883-Tokyo 1954), che nel 1915 si trasferì in Italia, quale lettore di giapponese presso il Reale Istituto Orientale di Napoli. […]
Dante ‘Tzaddiq’: Samuel David Luzzatto e la traduzione in ebraico della <i>Commedia</i> di Saul Formiggini

«Io dico che un israelita traducendo Dante in ebraico fa un atto ostile al Giudaismo». Tranchant la censura del Rabbino Lelio della Torre sull’Inferno di Dante fatto ebraico del triestino Saul Formiggini. Saul Formiggini, Dodici epigrafi poetiche a centone dantesco pel secentesimo anniversario natalizio di Dante Alighieri che Tergeste anch’essa festeggia nel maggio dell’anno 1865, […]
“I tormenti immaginati dal divino poeta” nella produzione grafica di Giuseppe Lorenzo Gatteri

Disegni dai Canti III, V e VI dell’Inferno Le celebrazioni dantesche, a 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, offrono un’ottima occasione per mettere in luce, nella sterminata produzione grafica di Giuseppe Lorenzo Gatteri (Trieste 1829 – 1884), figlio d’arte e dotato di uno straordinario talento disegnativo e artistico, arricchito da una considerevole erudizione e […]
Il mondo dei morti egizio, i Campi di Iaru

La traduzione corretta del papiro da noi chiamato Libro dei morti è Libro dell’uscire al giorno: si tratta di un testo funerario scritto in geroglifico, accompagnato da vignette, su fogli di papiro disposti a formare una lunga striscia che veniva arrotolata: una raccolta di testi, preghiere e formule magico-religiose che il defunto, identificato con Osiride, […]
Saul Formiggini e la prima traduzione in ebraico della <i>Divina commedia</i>

Dante Alighieri, Sefer Mar’ot Elohim (L’Inferno), traduzione ebraica di Saul Formiggini, Trieste, Julius Dase, 1869, Biblioteca Revoltella, FR XII C 22 Forse non tutti sanno che la prima traduzione in ebraico della Divina Commedia è opera di un triestino, Saul Formiggini (Trieste, 7 ottobre 1807-8 luglio 1873), fu stampata a Trieste nel 1869 da Julius […]
Le <i>carte de visite</i> e gli album famigliari

La fortuna iconografica di Dante è variamente documentata nelle ricche collezioni della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte. Che il Sommo Poeta non si sia mai fatto un selfie è certo ma la sua immagine, ripresa dal mondo dell’arte, si diffonde ovunque anche grazie alla fotografia. La tecnica fotografica, nata nel 1839, raggiunge […]
Gli amici di Dante e del giovane Petrarca: Sennuccio del Bene

Dante e Petrarca in fasi diverse della vita, furono entrambi amici di poeti esponenti del Dolce Stil Novo. Petracco aveva parlato al figlio Francesco, di Dante, ma il poeta della Commedia era ricordato di frequente anche dagli amici di Petrarca, come Sennuccio del Bene (Firenze 1270 ca– 1349). Infatti dal marzo 1313 anch’egli ebbe confiscati […]