A vent’anni compie un viaggio in Italia dove scopre la Divina Commedia che inizia a tradurre in tedesco. Nel 1828 pubblica un’edizione dei primi dieci canti della Commedia, curata da Friedrich Ludwig Breuer (1786-1833) per una ristretta cerchia di amici e studiosi. L’opera è ben accolta da Alexander von Humboldt e dai fratelli Grimm, meno da Goethe che dichiara di non essere in grado di valutare la strana opera. Nel 1833 l’Inferno viene pubblicato rivisto e corretto. La traduzione del Purgatorio è stampata nel 1840, mentre il Paradiso esce nel 1849.
Giovanni Guglielmo Sartorio descrive nelle Memorie la visita del futuro re a Trieste accompagnato dal bibliotecario della Biblioteca della Real Casa di Sassonia, Gustav Klemm, e dal letterato Schoulau nel 1838. Il Grand Tour regale prosegue a Roma dove prende visione dei manoscritti danteschi della Biblioteca Vaticana. Altre soste sono previste a Napoli, Palermo e in Romagna dove, a Ravenna, rende omaggio alla tomba di Dante.
Giovanni Guglielmo Sartorio – Memorie biografiche ai suoi figli, parenti ed amici Manoscritto 2 v. in 8° Archivio Sartorio
Nell’autobiografia Sartorio racconta lo stupore dei due accompagnatori davanti al mare che, cresciuti ed educati nelle università germaniche, non avevano mai visto.
Sartorio ricorderà nelle “Memorie”: il principe Giovanni scorta ogni inoltro dei singoli volumi della Commedia con una gentilissima lettera vergata di proprio pugno.
Una delle lettere è esposta in mostra insieme al manoscritto originale e alla prima edizione a stampa dell’autobiografia di G. G. Sartorio. Dopo la sua morte, gli eredi distruggeranno tutte le copie dell’opera, forse perché rilevava l’imperizia e l’inettitudine di alcuni membri della famiglia.
Nel 2010 Lorenza Resciniti e Simone Volpato hanno curato una riedizione dell’opera che potete consultare presso le biblioteche cittadine o acquistare presso i bookshop dei musei civici.
Altre edizioni della Divina Commedia della biblioteca Sartorio sono esposte nella seconda sala della Biblioteca.