Disegni dai Canti III, V e VI dell’Inferno
Ammiratore convinto di Gatteri e fervido sostenitore dei suoi lavori, ispirati all’Inferno dantesco, fu il pittore Cesare Dell’Acqua (Pirano d’Istria 1821 – Bruxelles 1905), di cui quest’anno ricorrono i duecento anni dalla nascita.
«So che tu hai una delle commissioni e che componesti soggetti tratti dal Dante, – scrive Dell’Acqua da Bruxelles a Gatteri in una lettera conservata presso l’Archivio Diplomatico della Biblioteca Civica Attilio Hortis di Trieste del 9 aprile 1865 – che ti proponi di mandare a Firenze per l’epoca che colà si celebrerà il nascimento dell’altissimo poeta. La tua fervida fantasia avrà trovato nuovi aspetti per presentare i tormenti immaginati dal divino poeta. Io non posso ch’esortarti ad inviare codesti tuoi componimenti che ti faranno grande onore […]». Dell’Acqua prosegue poi con queste lusinghiere parole: «Io devo dirti che, se eccetti Gustave Dorè, non conosco chi si potesse paragonare a te per bella immaginazione e per scienza di storia e di costumi […]».
I quindici disegni sono stati studiati e catalogati da Francesca Nodari, contestualmente alla catalogazione di tutto il fondo grafico di Gatteri del Museo Revoltella, pubblicato l’anno scorso in piena crisi pandemica e che verrà presentato al pubblico il prossimo autunno, a conclusione delle celebrazioni dantesche.